Sottomarini Greci durante la seconda guerra mondiale.
Inviato: 02/08/2019, 15:17
Già durante la Guerra d’Indipendenza la Grecia aveva fatto della guerra navale una priorità per il controllo dell’Egeo contro la Turchia e la situazione non cambiò nei successivi conflitti.
La Grecia si era fin da subito resa disponibile ad accettare le innovazioni tecnologiche, tanto che il primo sottomarino comprato fu il “Nordenfelt-I” progettato dall’omonimo ingegnere svedese nel 1886: in realtà non venne mai usato nella Guerra Greco-Turca del 1897 e venne smantellato nel 1901. Paradossalmente Nordenfelt fornì agli stessi turchi un battello migliorato, ed esso fu il primo vero sottomarino di natura moderna a lanciare un siluro in immersione durante un addestramento. Questo primo intoppo non fermò gli sviluppi greci, ed essi ordinarono ed acquisirono due battelli costruiti in Francia nel 1912-1913: il Delfin e lo Xifias. Fu proprio il Delfin ad essere responsabile del primo attacco con siluro moderno sferrato da un’unità subacquea nella storia: il 9 Dicembre 1912 lanciò un siluro senza successo contro l’incrociatore corazzato turco Mecidiye. Le Guerre Balcaniche videro comunque grandi vittorie navali per la Grecia, che nel frattempo si era rafforzata, ma la successiva crisi politica del 1917 e soprattutto la devastante sconfitta della Guerra Greco-Turca del 1920-1922 lasciarono l’Economia Greca allo sbando con conseguenti gravi effetti per la Marina. Molte unità ordinate prima della Prima Guerra Mondiale non vennero completate o vennero requisite: tra le unità non costruite vi furono anche due sottomarini dalla Francia.
Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale la Grecia aveva in parte rafforzato la flotta di superficie (nulla fu fatto per le unità maggiori, rimanevano il vecchio ma solido incrociatore Averoff e le due vecchissime corazzate ex-americane Kilkis e Lemnos), migliore fu la situazione dei cacciatorpediniere tra cui il famoso Vasilissa Olga che si batté bene nel Mediterraneo fino al suo affondamento.
Anche i sottomarini erano stati rafforzati e all’inizio del conflitto i Greci potevano schierare 6 unità e benché le loro vittorie (e sacrifici) ebbero meno risalto nella storiografia post-guerra, a tutti gli effetti furono loro ad accreditarsi la stragrande maggioranza delle vittorie navali greche in termini di bersagli affondati o danneggiati durante l’intero conflitto, dando inoltre un contributo locale sul fronte dell’Egeo.
NOTA: le informazioni contenute in questo articolo sono basate fonti internazionali-inglesi ma alcuni dettagli, come l’identità dei molteplici velieri con equipaggi greci utilizzati dalle forze di occupazione tedesche, sono probabilmente note solo nelle più dettagliate fonti tedeschi o greche. Informazioni aggiuntive o smentite per quanto riguarda vittorie rivendicate sono BENVENUTE!
La Grecia si era fin da subito resa disponibile ad accettare le innovazioni tecnologiche, tanto che il primo sottomarino comprato fu il “Nordenfelt-I” progettato dall’omonimo ingegnere svedese nel 1886: in realtà non venne mai usato nella Guerra Greco-Turca del 1897 e venne smantellato nel 1901. Paradossalmente Nordenfelt fornì agli stessi turchi un battello migliorato, ed esso fu il primo vero sottomarino di natura moderna a lanciare un siluro in immersione durante un addestramento. Questo primo intoppo non fermò gli sviluppi greci, ed essi ordinarono ed acquisirono due battelli costruiti in Francia nel 1912-1913: il Delfin e lo Xifias. Fu proprio il Delfin ad essere responsabile del primo attacco con siluro moderno sferrato da un’unità subacquea nella storia: il 9 Dicembre 1912 lanciò un siluro senza successo contro l’incrociatore corazzato turco Mecidiye. Le Guerre Balcaniche videro comunque grandi vittorie navali per la Grecia, che nel frattempo si era rafforzata, ma la successiva crisi politica del 1917 e soprattutto la devastante sconfitta della Guerra Greco-Turca del 1920-1922 lasciarono l’Economia Greca allo sbando con conseguenti gravi effetti per la Marina. Molte unità ordinate prima della Prima Guerra Mondiale non vennero completate o vennero requisite: tra le unità non costruite vi furono anche due sottomarini dalla Francia.
Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale la Grecia aveva in parte rafforzato la flotta di superficie (nulla fu fatto per le unità maggiori, rimanevano il vecchio ma solido incrociatore Averoff e le due vecchissime corazzate ex-americane Kilkis e Lemnos), migliore fu la situazione dei cacciatorpediniere tra cui il famoso Vasilissa Olga che si batté bene nel Mediterraneo fino al suo affondamento.
Anche i sottomarini erano stati rafforzati e all’inizio del conflitto i Greci potevano schierare 6 unità e benché le loro vittorie (e sacrifici) ebbero meno risalto nella storiografia post-guerra, a tutti gli effetti furono loro ad accreditarsi la stragrande maggioranza delle vittorie navali greche in termini di bersagli affondati o danneggiati durante l’intero conflitto, dando inoltre un contributo locale sul fronte dell’Egeo.
NOTA: le informazioni contenute in questo articolo sono basate fonti internazionali-inglesi ma alcuni dettagli, come l’identità dei molteplici velieri con equipaggi greci utilizzati dalle forze di occupazione tedesche, sono probabilmente note solo nelle più dettagliate fonti tedeschi o greche. Informazioni aggiuntive o smentite per quanto riguarda vittorie rivendicate sono BENVENUTE!